venerdì 12 giugno 2015

Un ricordo




Un ricordo, è quello che voglio raccontarvi questa sera in cui la malinconia per il tempo passato
e per quelli che verranno dopo di me e di noi che  non avranno mai se il mondo con tutti gli
esseri umani che lo popolano non si fermeranno e guardandosi in viso non riconosceranno gli errori fatti.



La mia infanzia, vissuta qui in una  cittadina in prov. di Vercelli, cresciuta in un condominio come tanti ma con una grossa fortuna avere tutto attorno un prato 

giochienorme che circonda ancora oggi il palazzo. Quanti giochi con i compagni di avventure, eravamo una bella squadra sempre in cortile d'estate a riempirci di terra, sezionare i vermi, rincorrere le lucertole, insomma giocare sempre e solo con la nostra fantasia che ci portava ovunque senza limiti di tempo e di sogni.
Mi ricordo infinità di fiorellini, di insetti, le lucciole che la sera d'estate rendevano il prato magico, le libellule che collezzionavamo e riempivano ilfarfalleprato, farfalline che si ricorrevano, insomma mi sono divertita molto, tornavamo a casa pieni di formiche e di erba con le ginocchia sbucciate ma con il sorriso sulle labbra.
Che ne è stato di quella natura se pur piccola di quegli insetti non ne ho più visti, spariti, non ci sono più bambini all'aria aperta, forse presi dai giochi elettronici, o dalla televisione con i Bambino-davanti-al-tvsuoi cartoni per me un pò strani, o forse sono troppo "passata di moda" per capirli. Se tutto quello che ricordo è sparito come farò a raccontarlo a chi verrà come farò a trasmettere quello che ha vissuto la mia generazione e forse ancora di più quelle precedenti.
Se la natura sparisce la colpa è nostra, noi siamo la causa di quello che è accaduto a questo meraviglioso pianeta chiamato terra, cosa lasceremo, cosa stiamo lasciando, o cosa abbiamo portato via ai posteri. Perimputati citare le parole del poeta a loro L'ARDUA SENTENZA, saranno clementi o ci condanneranno? Non vorrei essere nel banco degli imputati e nemmeno voi ne sono convinta, allora rimbocchimaoci le mani, e un semplice gesto fatto oggi insieme sarà un grande risultato domani insieme.
morie_animaliDifendiamo chi non può parlare,chi soffre e muore in silenzio per colpa dell'inquinamento, la nostra voce deve essere la voce dei più deboli degli animali degli insetti di tutta quella natura che muore poco per volta ogni giorno silenziosamente accanto a noi.
Grazie Annalisa

2 commenti:

  1. Io ho avuto k',la Immensa, fortuna di crescere in ambienti alla' aria aperta con prati e alberi,e in un epoca in cui erano ancora le persone a prevalere sulle macchine. Ora é cambiato tutto in peggio, città come Roma non sono che un ammasso di ferraglia e plastica (come considero io le macchine, peraltro responsabili della morte e del ferimento di decine e centinaia di migliaua persone all'anno qui in Italia,dati statistici alla mani).
    Certo, come anche tu, da bambini eravamo un pó birichini a trattare male quegli esserini come le lucertole o le formiche o i ragni o, io, anche qualche gatto (ora abbiamo 2 gatte in casa), ma, come si sà a volte i bambini sono crudeli, sicuramente dopo i 6 anni di età...

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  2. Eh si hai ragione, quando si è bambini si è crudeli in maggior misura quando i genitori non hanno una coscienza ecologica da insegnare ai figli

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