domenica 14 giugno 2015

Dove sono finiti....?



Dove sono finiti gli orti......? Una volta, mi racconta mio marito  che è nato negli anni 50", quasi ogni famiglia aveva un orticello o vicino casa o lo affittavacosa-coltivare-a-settembre appena fuori porta, dato che tutti andavano in bicicletta, le macchine erano pochissime, era raggiungibile con una pedalta di pochi minuti. Ognuno coltivava quello che poteva servire per la famiglia, e soprattutto secondo le 50stagioni, nessuno si sognava di raccogliere pomodori a dicembre! Era un aiuto per le famiglie che non essendo ricche nel primo dopoguerra, quello che si raccoglieva si consumava, era fresco e sano, si sapeva da dove veniva era il frutto del proprio lavoro e forse anche per questo più apprezzato.
Con l'arrivo  degli anni 60" e con i primi segni di benesserefabbrica, le fabbriche crescevano e c'era bisogno di mano d'opera, piano piano le persone hanno smesso di coltivarsi l'orto, un pò per il tempo che ora era impegnato quasi tutto i fabbrica, un pò perchè botteghe_e_commercianti_3_20120302_1737905952cominciavano a nascere i negozietti a conduzione famigliare che comunque vendevano poche cose ma di qualità. Anche i primi fruttivendoli, che esponevano nella loro bottega prodotti che oggi definiremmo a km0, ossia delle zone circostanti, tutto naturale e casereccio.
Pensate che, sempre su racconti di Bruno, se il fruttivendolo metteva in mostra della merce non alla giusta maturazione i vigili gli facevano la multa, unavigile fantascienza al giorno d'oggi, pensate che manna per i comuni se ancora esistesse questa tassazione. Tutto questo discorso mi è servito per dire che dopo il boom dell'edilizia siamo diventati poco per volta schiavi, un tempo le persone non avevano casa_boom_ediliziobisogno che di poche cose da acquistare, la carne, la frutta, la verdura e anche il pesce,  (questa zona è ricca di fiumi e torrenti), li si trovavano dai privati o erano loro stessi a produrseli. Erano indipendenti e non esistevano centri commerciali ( beati loro).
Oggi certamente abbiamo case più belle, il riscaldamento in casa, l'acquacucina corrente e altri servizi che un tempo ma non lontano, non si sognavano. Ma gli orti sono spariti, soppiantati da condomini, villette a schiera, negozi etc..... Quindi non siamo più liberi di coltivaci o uovo-e-gallinaallevarci il necessario, nemmeno una gallina, per avere l'ovetto fresco la mattina? Ecco il genere di schiavitù, che nel film Matrix era definita da Morfeus, come " una gabbiamatrix senza sbarre e senza odore", un mondo creato ad hoc per costrigerci a essere "dipendenti" in tutti sensi da loro,  le multinazionali.
E se creassimo un gruppo di acquisto a km0, avere ciò che km0ci serve andando dal contadino che produce senza l'aiuto della chimica, frutta e verdure nutrienti, ricche di vitamine e sali minerali e facendo un acquisto più grande per diverse famiglie, noi di Ecopassaparola lo stiamo creando, ossia collegare la richiesta, cioè noi, con l'offerta cioèsoluzioni il contadino, che deve usare solo prodotti naturali niente chimica, colture sane e senza pesticidi. Perchè noi di Ecopassaparola proponiamo soluzioni anzichè sterili proteste.
Saluti Annalisa.

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