Dove sono finiti gli orti......? Una volta, mi racconta mio marito che è nato negli anni 50", quasi ogni famiglia aveva un orticello o vicino casa o lo affittava appena fuori porta, dato che tutti andavano in bicicletta, le macchine erano pochissime, era raggiungibile con una pedalta di pochi minuti. Ognuno coltivava quello che poteva servire per la famiglia, e soprattutto secondo le stagioni, nessuno si sognava di raccogliere pomodori a dicembre! Era un aiuto per le famiglie che non essendo ricche nel primo dopoguerra, quello che si raccoglieva si consumava, era fresco e sano, si sapeva da dove veniva era il frutto del proprio lavoro e forse anche per questo più apprezzato.
Con l'arrivo degli anni 60" e con i primi segni di benessere, le fabbriche crescevano e c'era bisogno di mano d'opera, piano piano le persone hanno smesso di coltivarsi l'orto, un pò per il tempo che ora era impegnato quasi tutto i fabbrica, un pò perchè cominciavano a nascere i negozietti a conduzione famigliare che comunque vendevano poche cose ma di qualità. Anche i primi fruttivendoli, che esponevano nella loro bottega prodotti che oggi definiremmo a km0, ossia delle zone circostanti, tutto naturale e casereccio.
Pensate che, sempre su racconti di Bruno, se il fruttivendolo metteva in mostra della merce non alla giusta maturazione i vigili gli facevano la multa, una fantascienza al giorno d'oggi, pensate che manna per i comuni se ancora esistesse questa tassazione. Tutto questo discorso mi è servito per dire che dopo il boom dell'edilizia siamo diventati poco per volta schiavi, un tempo le persone non avevano bisogno che di poche cose da acquistare, la carne, la frutta, la verdura e anche il pesce, (questa zona è ricca di fiumi e torrenti), li si trovavano dai privati o erano loro stessi a produrseli. Erano indipendenti e non esistevano centri commerciali ( beati loro).
Oggi certamente abbiamo case più belle, il riscaldamento in casa, l'acqua corrente e altri servizi che un tempo ma non lontano, non si sognavano. Ma gli orti sono spariti, soppiantati da condomini, villette a schiera, negozi etc..... Quindi non siamo più liberi di coltivaci o allevarci il necessario, nemmeno una gallina, per avere l'ovetto fresco la mattina? Ecco il genere di schiavitù, che nel film Matrix era definita da Morfeus, come " una gabbia senza sbarre e senza odore", un mondo creato ad hoc per costrigerci a essere "dipendenti" in tutti sensi da loro, le multinazionali.
E se creassimo un gruppo di acquisto a km0, avere ciò che ci serve andando dal contadino che produce senza l'aiuto della chimica, frutta e verdure nutrienti, ricche di vitamine e sali minerali e facendo un acquisto più grande per diverse famiglie, noi di Ecopassaparola lo stiamo creando, ossia collegare la richiesta, cioè noi, con l'offerta cioè il contadino, che deve usare solo prodotti naturali niente chimica, colture sane e senza pesticidi. Perchè noi di Ecopassaparola proponiamo soluzioni anzichè sterili proteste.
Saluti Annalisa.
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