Parliamo oggi di "pulzie" in generale, tutte noi donne e penso di non esagerare con questa affermazione abbiamo fatto e tuttora facciamo quelli che sono chiamati i "lavori domestici", non senza antipatia più o meno palese nel compiere questi gesti ripetitivi e insoddisfacenti, perchè come sappiamo bene il "pulito" non dura.
Cosa significa la mia affermazione, che logicamente i piatti una volta lavati se riutilizzati vanno nuovamente detersi, la polvere passata sui mobili fra due giorni farà la sua ricomparsa, e via discorrendo, con enorme dispendio di tempo, energie, detersivi per mantenere la nostra casa bella pulita. I pavimenti, i sanitari, i vetri, insomma sembra che lo sporco si diverta a farci impazzire.
Be sicuramente non si può abbandonare la lotta altrimenti eccoci sopraffate dal doppio del lavoro da svolgere sempre per avere una casa e un ambiente sano e pulito. Ma è poi così "pulito" e "sano", o siamo ingannate dai media che ci propinano sempre nuovi prodotti favolosi che quasi non necessitano più della nostra presenza! Sugli scaffali dei grandi magazzini si affollano un'infinità di flaconi che si fanno concorrenza per ottenere la nostra attenzione sulle meravilgiose proprietà pulenti che offrono. Districarsi in questa giungla non è facile, e tantomeno scegliere quello che fa per noi, quello che dall'eticetta soddisfa i nostri bisogni.
Ma siamo sicure di aver scelto bene, e soprattutto di aver compiuto la giusta azione sia per il presente che per il futuro? Temo sinceramente che per il 90% degli acquisti che facciamo siamo pilotati non solo dai media, ma dagli stessi centri commerciali che vendono gli spazi migliori sugli scaffali a chi paga di più, e ha più probabilità di vendere il suo prodotto.
Avete mai notato che i prodotti con i prezzi più bassi e le marche meno famose si trovano o nello scafale più alto o in quello più basso? Non si tratta di sfortuna ma di un attenta ricerca di marketing, ossia ciò che l'occhio vede per primo e la mente associa qalla pubblicità più convincente o accattivante sarà il prodotto per la maggior parte acquistato. Non pensate minimamente di essere voi a scegliere quando fate la spesa, tutto il percorso è già studiato per fare in modo che acquistiate anche ciò che non vi serviva.
Attenzione alle etichette, pochi le leggono e per la maggior parte delle volte oltre a essere scritte a lettere minuscole sono anche incomprensive a chi non ha studiato chimica. Questo per non farci sapere cosa usiamo e soprattutto quali sono gli effetti sulla nostra salute nel lungo tempo venendo a contatto con queste sostanze chimiche. Anche i prodotti che si definiscono "amici della natura" hanno ben poco a che fare con essa, anch'essi contengono sostanze tossiche e di naturale penso abbiano solo il nome.
Cosa fare allora per uscire da questo vortice semplice essere più attenti a quello che si acquista, la soluzione esiste, non la troviamo di certo nella grande distribuzione, ma bensì da coloro che già usano questa soluzione, ed è la natura stessa a darcela, per il futuro dei nostri figli e per la nostra salute. Abbiamo fatto già troppi danni al nostro pianeta, proviamo ad invertire la rotta per il futuro, sono le generazioni che verranno che ce lo chiedono. Questa soluzione si chiama: Ecopassaparola, con i suoi prodotti derivati dalla tecnologia dei Microrganismi, cliccate qui per saperne di più Per altre info: lisa.67.vasto@gmail.com
Un saluto e alla prossima. Annalisa
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